HellLight - Until The Silence Embraces (CD)

doom death metal, Solitude Productions, Solitude Productions
600.00 Р
CD
Цена в баллах: 900 баллов
SP. 162-21 x
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Новый альбом бразильских лидеров атмосферного doom death metal принимает эстафету от своих двух предыдущих работ и выводит мастерство музыкантов на очередной высокий уровень. Уже испытанный и наиболее оптимальный рецепт, состоящий из монументальных клавишных и органных партий с мрачными гитарными рифовами в обрамлении пронзительных партий соло, накладывается на кристальное звучание и рождают магию HellLight.
Яркий, неповторимый, трогающий до глубины души материал как для тонких ценителей жанра, так и для всех любителей тяжёлой и мрачной чувственной музыки.

Треклист:
1 Rise Above The Stars 13:15
2 Until The Silence Embraces 11:39
3 The Dead Moment 11:36
4 Dying Sun 12:50
5 Legacy Of The Broken Ones 10:58
6 The Ephemeral Auroras 13:37

Артист:
HellLight
Страна артиста:
Brazil
Год альбома:
2021
Название:
Until The Silence Embraces
Стиль:
doom death metal
Формат:
Compact Disk
Тип:
CD
Упаковка:
Jewel Case
Лейбл:
Solitude Productions
Кат. номер:
SP. 162-21
Год издания:
2021
Штрих-код:
4627080611986
Страна-производитель:
Russia
Review
Metalitalia.com
7.5/10
13.08.2021

Il funeral doom è un genere di nicchia e in cui non sono ammesse molte variazioni sul tema; per questo motivo non è facile, per un recensore, spiegare l’evoluzione o mettere in risalto le qualità di una band che suona questo tipo di musica da ormai venticinque anni. E gli HellLight rientrano sicuramente in questa categoria: la loro carriera è lunga e prestigiosa, essendo nati addirittura nel lontano 1996, con una dedizione alla causa di certo non comune (tanto che il loro secondo disco si chiama proprio “Funeral Doom”) ed un successo che non è neanche lontanamente proporzionale agli sforzi profusi. Eppure, in questo loro percorso di estrema coerenza sonora e tematica, ogni nuova uscita rappresenta qualcosa di interessante, pur non presentando clamorose sorprese e stravolgimenti eclatanti, a dimostrazione del fatto che non sia necessario essere originali per pubblicare un buon disco; e “Until The Silence Embraces” un buon disco lo è a tutti gli effetti, anche qualcosa di più, con tutti i pregi ed i difetti imposti dal genere, che spesso tra l’altro coincidono: i settantatré minuti di quest’album, infatti, sono sfiancanti e disperati, ma non è proprio questo che chi ascolta funeral doom va cercando? Un magma oscuro di rassegnazione ed angoscia che scorre con una lentezza esasperante: i pesanti riff di chitarra si rincorrono spesso sovrapposti alle tastiere; la voce passa da un growl profondo e cavernoso ad un cantato pulito che in alcuni momenti è quasi un sussurro; la sezione ritmica lavora a velocità ridotta, esasperando ulteriormente le grevi atmosfere. Questa intransigenza, per cui potremmo citare gli Esoteric come termine di paragone, è spesso stemperata da momenti in cui filtra uno spiraglio di luce, con aperture che suonano invece alla Swallow The Sun e da anche qualche puntata nel doom classico, non lontano dai Solitude Aeternus. Un brano in cui si raggiunge un perfetto equilibrio tra buio e luce è sicuramente “The Dead Moment”, caratterizzato da chitarre acustiche e melodici assoli, mentre in pezzi come “Dying Sun” o “The Ephemeral Auroras” è l’oscurità a prevalere.
Nel complesso, un’opera che colpisce nel segno, un ascolto che opprime e porta sofferenza ma, una volta intrapreso questo viaggio, è impossibile non sentire l’esigenza di arrivare sino in fondo.

Author: Alessandro Elli
Review
Cross Fire
6/10

Das gerade Death Doom gerne Spielzeiten jenseits der sechzig Minuten Marke hat, ist mir ein Rätsel, besonders wenn, wie hier, Gesang nur akzentuiert stattfindet und fast vierundsiebzig Minuten lang, größtenteils Growls aus den Boxen dröhnen. Gut Hellight´s Musik ist düster und atmosphärisch, wie sich das im Doom Bereich gehört aber die Gewichtung ist harmonischer wenn die Vocals zu einem größeren Anteil melodisch als disharmonisch sind. Wenn man einen Sänger hat der beides kann oder zwei die sich unterscheiden, dann ist es einfacher für den Zuhörer, wenn es ein Gleichgewicht zwischen den Tonlagen gibt (zumindest wenn der Release so Arsch lang ist). Handwerklich ist an diesem Silberling nichts zu beanstanden. Ein bisschen Fein-Tuning was die Balance angeht und vielleicht nicht gleich wieder eine Herr der Ringe Spielzeit, dann ist das Ganze nicht so anstrengend.

Author: Dennis Eikenkötter
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