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Astral Sleep - Unawakening (CD)

avantgarde doom death, Solitude Productions, Solitude Productions
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SP. 021-08 xn
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The first LP album of this young Finnish doom death band, with a line-up consisting of musicians who have played in lot of projects and bands, performing music from heavy and power metal to black and death! This work of Astral Sleep draw apart the frames of doom and death metal, in the tradition of Unholy and Umbra Nihil. "Unawakening" is addressed not only to the listeners of the genre, but also to people who search for new music and fresh sensations.

Tracklist:
1 End Of Ages 12:48
2 Cosmic Key 12:42
3 Expression 15:50
4 Distant Dreams 7:05
5 Away From The World 17:27

Artist:
Astral Sleep
Artist Country:
Finland
Album Year:
2008
Title:
Unawakening
Genre:
avantgarde doom death
Format:
CD
Type:
CD Album
Package:
Jewel Case
Label:
Solitude Productions
Cat Num:
SP. 021-08
Release Year:
2008
Country Of Manufacture:
Russia
Review
The Streets
6/10
16.05.2009

Dette eksentriske Doom Metal-bandet har sitt opphav i de tusen sjøers land, hvor årene siden 2004 har blitt brukt til å utforske sjangerens irrganger. Det er et eksperimenteringslystent band som møter oss på «Unawakening» – forøvrig deres fullengderdebut – og de fem sporene som brer seg utover 66 minutter og 6 sekunder (fiffig) er da også spekket med kreative krumspring. De har tatt utgangspunkt i den tradisjonelle Doomen, så andelen med Heavy Metal-partier er rimelig høy, men paret med ulike vokaltyper som growling, kastratsang, thrash-roping og en Messiah-aktig munkevokal, blir det likevel en noe uvanlig helhet ved skiva. Tempomessig er det kanskje ikke de helt store variasjonene (sjøl om det dukker opp en galopprytme eller to sånn helt ut av det blå innimellom) og de hadde helt garantert vært bedre tjent med større kontrast i pulsen på låtene enn det det er nå. Det generelle inntrykket av stemningen er at den er mer lummer, enn dyster. De mange akustiske partiene må nok ta sin del av skylden for dette, men det er også en klar sammenheng med det utpregete melodiske aspektet ved «Unawakening». Synthen bidrar på samtlige komposisjoner, men den understreker mer det som finnes der fra før av, enn den komplementerer de andre instrumentene. Riffene og stemmen holder stort sett mål, men det er ikke alt som funker like bra, når sant skal sies. En del av solomelodiene treffer ikke timingen, noe som bare er pinlig, og den «rene» sangen er dramatisk, bevares, men også den har en forunderlig evne til å gjøre en ille berørt. De skal berømmes for viljen til å trå nye stier, men noen plasser har de nok vært for optimistiske med tanke på fremkommelighet.

Author: Rune
Review
Shapeless Zine
6/10
April 2009

Gli Astral Sleep provengono da Tampere, in Finlandia, dove si sono formati nel 2004. Hanno esordito su demo l'anno successivo, con un due tracce intitolato come il gruppo. "Astral Sleep" и stato poi ristampato nel 2006 dalla Bubonic Doom, come una musicassetta limitata a 150 esemplari. A differenziare questa uscita dal demo, l'aggiunta di un'introduzione e di una coda.
Sempre nel 2006, gli Astral Sleep sono entrati nello studio Alkemene per registrare il loro primo disco ufficiale. Le sessioni di registrazione hanno abbracciato anche il 2007, ma una volta completato il prodotto, la band ha dovuto aspettare poco prima di essere contattata da un'etichetta. E che etichetta! Per gli amanti del doom, entrare a far parte della Solitude puт considerarsi un grandissimo onore. Nel corso degli anni, infatti, la Solitude ha messo d'accordo tutti sulla qualitа del suo operato, grazie ad un fiuto da segugio nello scovare gruppi poco conosciuti, ma di gran valore.
"Unawakening" и il titolo dell'album d'esordio di questi finlandesi. La copertina, dai colori scuri e malsani, raffigura una figura mostruosa, che tiene in mano una oggetto circolare con un occhio in mezzo. I tratti con i quali la copertina и disegnata sono a metа strada tra il visionario e l'horror di serie B. Nel libretto di dodici pagine, tutte a colori, troviamo i testi, alcune foto di paesaggi naturali o ritraenti strani individui, e varie informazioni relative al gruppo o alla registrazione. Ci sono anche delle frasi isolate: "Vivere uno stato mentale simile... и come una droga vellutata" e "Questo pezzo di Mostruositа Heavy Metal Doom vi fotterа il cervello un milione di volte!!!". Insomma, con le immagini e con le parole, gli Astral Sleep sembrano flirtare con vari stati d'animo visionari e psichedelici, e parte di questa attitudine и riflessa anche dalla musica.
I musicisti che hanno dato vita a questo lavoro sono Markus Heinonen (chitarra, voce e sintetizzatori), Rolle Heinonen (chitarra), Jaakko Oksanen (basso) e Tommy Häyrynen (batteria). Sia Markus che Jaakko hanno suonato in passato con i Division Of The Spoils, ma attualmente il primo suona anche negli Hypothermia e nei Night Of Suicide, mentre Jaakko presta i suoi servizi ai Mystic Opera ed ai Sightless. Tommy и invece attivo negli Hypothermia (assieme a Markus) e nei Diessence, ed ha abbandonato attualmente gli Astral Sleep. Al suo posto и arrivato Jiri Pyörälä, giа nei Serethe.
I 65 minuti di durata di "Unawakening" sono suddivisi in cinque tracce, delle quali la piщ corta dura sette minuti, la piщ lunga quindici. Si passa da un doom funereo e distruttivo, ad un doom dal volto piщ umano, legato alle atmosfere doom/death dei primi anni '90, con spunti del gotico piщ pesante ed opprimente. Apparentemente, la musica degli Astral Sleep sembra piщ leggera di quella proposta da altri gruppi legati alla Solitude, ma l'ascolto di "Unawakening" nella sua interezza и difficile e complesso, proprio perchи le canzoni sono interminabili. Immagino giа che il lettore avrа storto il naso, leggendo questa mia affermazione. Ma, in caso aveste letto altre mie recensioni relative al genere in questione, sapreste bene che i minutaggi eterni e le ritmiche lentissime non mi hanno mai spaventato. E infatti non mi spaventano. Perт pretendo che la musica proposta sia buona ed impeccabile. Amo essere trasportato con la mente in luoghi oscuri, siano essi di sogno o d'incubo. E voglio che la mia mente sia tutta travolta dal potere evocativo del doom piщ estremo. Non voglio perт che elementi stridenti o brutture interrompano questo mio viaggio. Non c'и cosa piщ irritante. Ecco, gli Astral Sleep sanno suonare e pure bene, la registrazione и ottima, la potenza и quella giusta ed il potenziale evocativo c'и... e quando la magia sembra prendere vita, ecco l'elemento fuori posto, ecco lo sfregio su una tela sublime! Mi riferisco, in primo luogo, ai vocalizzi puliti di Markus: orribili. Quando interpreta la melodia con toni sommessi, il cantante svolge il proprio ruolo con perizia, e non fa rimpiangere il gutturale, che comunque occupa gran parte della durata del CD (per fortuna). Quando perт Markus aumenta il volume della voce, quando prova a toccare le note piщ alte, quando (i momenti peggiori) tenta di interpretare la melodia con un piglio epico, ecco che la musica degli Astral Sleep crolla su sи stessa, la magia si disperde e si resta innervositi ed arrabbiati come in seguito ad un cattivo risveglio! Non и possibile che un gruppo voglia esordire su full-length registrando dei vocalizzi puliti cosм imbarazzanti: talvolta ci sono delle stonature, ma il piщ delle volte il timbro и incerto, traballante e... via, ridicolo. Mi spiace scrivere queste parole, mi spiace davvero. Perт c'и una contrapposizione netta tra le parti piщ tradizionalmente doom/death, e quelle piщ gotiche e melodiche. Gli Astral Sleep suonano bene, e non peggio dei tanti gruppi notevoli accasati presso la Solitude. Perт, dannazione, quei vocalizzi puliti non ci stanno proprio. Non in senso assoluto, questo no. E' il modo di cantare del cantante che rovina tutto. A questo punto, visto che il danno и fatto, occorrerebbe che i finlandesi reclutassero un secondo cantante, dal timbro migliore e dalla tecnica sicura, capace di interpretare quei passaggi al meglio. E lasciare Markus nelle sezioni in gutturale, per le quali и molto portato. Mi chiedo proprio come mai la Solitude abbia sorvolato su un difetto di questa portata. La cosa rimane un mistero e rappresenta, forse, la prima scelta effettuata da tale etichetta che mi trovi in disaccordo. Comunque sia, nel caso dei vocalizzi puliti, Markus si esprime al meglio nelle tonalitа sommesse di "Distant Dreams", il brano piщ gotico dell'intero CD. Anche "End Of Ages", la canzone d'apertura, non и male, proprio perchи non и inficiata dal lato peggiore del suono degli Astral Sleep.
Beh, la Solitude ci aveva abituato a grandi uscite, pertanto un disco buono corre sempre il rischio di essere valutato con severitа eccessiva. E cosм и successo agli Astral Sleep, che comunque rimangono un gruppo solido e che, penso sia abbastanza prevedibile, miglioreranno con gli anni. E' importante perт che accettino le critiche, cosм da non ripetere sempre i medesimi errori. Errori dovuti magari alla personalitа di un membro rispetto ad un altro, al ruolo di leader da parte di uno e dal ruolo di comprimario dell'altro. A volte si devono prendere delle scelte fastidiose, che perт alla lunga possono dare risultati ottimi. Ogni sacrificio, fatto per il bene della band, va tenuto nella massima considerazione: non bisognaerebbe mai dimenticarselo.

Author: Hellvis
Review
Metalrage
6.1/10
22.04.2009

Astral Sleep is a doom/death-metal band that tries to put experimental elements and influences in their sound. The base is solid, heavy but simple doom/death-metal in the vein of Winter, Reverend Bizarre and (old) Paradise Lost. In the progress of the album we hear their singer Markus, using his voice in all kinds of ways; low deep grunt, chanting voice and even an occasional power-metal voice (which sound like he’s killing a cat). The use of style-strange instruments like a harmonica and the use of strange samples, gives this band a sound that is sometimes hard to place.

Not everything works in their advance, but sometimes it gives them the necessary original own identity the band needs. Especially the deep, low grunt of Markus is one of the strongest points. Also the use of odd keyboard and sampling effects work in their advance. The simple doom/death-metal base, that carries the songs, could use a bit more attention. When the structures of the songs are worked out a bit better, this album would be fucking killer!

The highlight of the album is the song ‘Expression’. This song contains samples of sea and birds and an acoustic guitar intro, which slowly evolves into a dirty heavy, doom song. The usage of the harmonica gives the song a strange but pleasant feel. It almost sounds like they tried to make a doom-version of a “cumbahya” campfire song.

Astral Sleep is a decent doom/death-metal band, which dares to be different in some ways. Unfortunately I think the band needs to focus a bit more on their song writing, but I’m confident enough that this band will evolve them for the better.

Author: RoyBalowski
Review
Quintessence
4/6

“Unawakening” is the debut album from Astral Sleep. This band plays heavy and slow doom/death with some elements of funeral doom. Due to the fact that the members of the band have a lot of different influences, you can hear some additional parts, outside the doom metal shoebox, too. Because of this, you can compare this band with bands like Aarni or Umbra Nihil.

“Unawakening” contains five tracks and tells the story of a transformation and falling into some kind of coma. The song ‘End Of Ages’ starts very easy and during the first 5 minutes you hear some mellow sounds and then the riffs take it all over. It’s a good song with varied vocals, both clean and grunts. The clean vocals need improvement though. That’s definitely a weak point. The song ‘Expression’ contains also the clean vocals and this puts the quality of the track down. This is really a pity. On ‘Cosmic Key’ you don’t hear any clean vocals. This song is very dark and heavy and doesn’t repeat itself. It ends with a fine, NWOBHM orientated, double guitar riff.

“Unawakening” has become a fine debut with some interesting tracks. The only point of critic I have is that they must focus on the clean vocals, as they are very weak. But besides that, there isn’t much to complain about. So when you’re into the more extreme sound of doom, I advice you to check this one out.

Author: Andre Groeneveld
Review
Cryptic Madness
5/6

Ce qui frappe, ce sont d’abord les nombreux motifs mélodiques riches et variés qui s’articulent sans temps mort et toujours la force émotionnelle du saint Doom qui dispense sa parole sévère et sème les graines de l’amertume et de la défiance.

Astral Sleep est un groupe difficile à saisir ; il m’en a fallu des écoutes pour trancher : est-ce génial ou ridicule ? Un groupe sincère qui embrasserait les thèmes (rythmiques et narratifs) propres au Doom avec toute la force de conviction qui distingue les meilleurs ? Ou une bande de farfelus, presque un pathétique exemplaire d’assistés sociaux, des mongoliens qui découvrirait le plaisir d’écraser les cordes d’une guitare, de beugler dans un micro et de fracasser les tambours de la batterie ?

Oui, il m’a fallu du temps pour choisir la première option. Astral Sleep délivre avec Unawakening un grand album, riche et varié, empreint de l’authentique mélancolie, traversé des justes pulsations qui fait un vrai album de Doom.

La musique de Astral Sleep peut se rapprocher de celle de Aarni de Umbra Nihil, de Ordog aussi ; c’est du Doom Death âpre et mélodique à la fois. Mais ils n’hésitent pas a jeter leur tripes dans la bataille et ça donne, à côté de belles lignes entêtantes de guitares (lead et rythmique sont excellentes et remarquablement complémentaires), d’une section basse-batterie pesante et totalement Doom, écrasante et menaçante, ça donne aussi donc, des extravagances vocales : éructations growlées, hurlements de loup-garou, délires qui prêtent à rire, mais c’est un rire de jubilation, et puis aussi des emballements déments à la batterie, des explosions psychotiques qui semblent juste guidées par le plaisir de jouer, l’excitation brute. Ca, c’est totalement jouissif !

On passe alors de moments abrasifs, plombés et rampants à des illuminations presque blues rock, du ressac des vagues et du cri des mouettes à des lignes de guitare folk triste et douillette, à des plaintes de suppliciés, à des mélodies à l’accordéon, au bip du sonar d’un sous-marin… c’est…stupéfiant !
Il faut souligner le travail de la lead guitare, toujours très mélodique et inspirée et l’intelligence des sauts rythmiques qui font de chaque morceaux un voyage surprenant et excitant. Et un sacré plaisir de jouer. Curieux, mais ça se ressent, une espèce d’animalité, un côté : « allez, merde ! on y va ! », ce qu’on appelle le FEELING.

Ruez-vous sur cet album. Il y a, en définitive, du génie dedans.

Author: baphomet
Review
Metalcrypt
4/5
07.06.2009

Astral Sleep are a Finnish band making their debut on Solitude Productions, a label which has gone nuts signing every obscure Doom band they can find. Astral Sleep are, thankfully, one of their good discoveries. I was expecting something more funeral and extreme, but really this is a more eclectic band than that.

Astral Sleep start with a slow and melodic basis not too far removed from bands like My Dying Bride or November's Doom's older albums. This has elements I associate with Doom/Death, but it's not just that. They also throw in some Funeral Doom-style drone, some good clean singing, and often a very retro Doom-riff vibe that recalls Sabbath along with some fine leadwork. The whole does not come out sounding like an imitation off any one band or subgenre, but instead is a refreshing sound that is all the more interesting because you never know where they will go next. Hell, they even pull out a frigging harmonica a few times and actually make it work. The style is a bit disjointed in places, and does not create as much atmosphere as maybe it could have, but Unawakening is still a highly entertaining listen for fans of Doom.

Author: Sargon the Terrible
Review
metal.de
7/10
01.02.2009

Meine Herren, ist das zäh was die Finnen von ASTRAL SLEEP auf ihrem Debütalbum “Unawakening“ zelebrieren. Das ist auch schon das richtige Stichwort. Die Jungs um Gitarrist/Sänger Markus Heinonen zelebrieren den Doom-Metal, den sie spielen nach allen Regeln der Kunst. Die fünf Songs auf dem Debütalbum (von denen lediglich einer unter zehn Minuten lang ist) sind dickflüssig wie Lava und bahnen sich ihren Weg in die Gehörgänge auf eine extrem langsame Art und Weise.

Dabei erstrecken sich die Einflüsse von ASTRAL SLEEP von BLACK SABBATH (logisch) über BATHORY und leicht psychedelische Farbtupfer bis hin zu altem US-Death-Metal. Das trifft vor allem auf die Vocals von Markus Heinonen zu. Über weite Strecken growlt der Mann passend zu den Kompositionen. Wenn er aber anfängt clean zu singen, passt das hinten und vorne nicht. Aus dem einfachen Grund, weil Heinonen es schlichtweg nicht schafft, die Töne zu treffen. Gleiches gilt für die hohen Schreie in “Expression“ beispielsweise. Das ist aber nur ein kleiner Kritikpunkt, denn daran kann man arbeiten. Viel wichtiger sind auch eher die Kompositionen als Ganzes und die sind wirklich gut. Von den dezent eingesetzten Keyboardteppichen im Hintergrund bis hin zu den stimmigen Gitarrenmelodien stimmt in den Songs alles.

Auch für Überraschungen ist in den ellenlangen Songs gesorgt worden. So vernimmt man genrefremde Instrumente wie die Mundharmonika, was dem Bandsound natürlich zusätzliche Nuancen beschert. Der plötzlich aus dem Nichts explodierende Up-Tempo-Part in “Cosmic Key“ ist auch ein gutes Beispiel für die wohldurchdachten Songs des finnischen Kleeblatts. Das unterstreicht auch das gekonnte Spielen mit den auf der Platte vertretenen Stimmungen. Die sowieso schon vorherrschende melancholische Grundstimmung wird beim, die Platte abschließenden, “Away From The World“ immer düsterer, bis sie gegen Ende des Songs beinahe erdrückend depressiv ist, ja fast schon misanthropische Züge hat.

Vom Gesang abgesehen (dafür gibt es natürlich Punktabzug), ist ASTRAL SLEEP ein starkes, düsteres Debütalbum gelungen, das dem geneigten Doom-Fan zusagen dürfte (wenn man nicht gerade CANDLEMASS-artige Melodien erwartet). Ein gutes Album um einen tristen Tag noch etwas trister zu machen. Sieben wohlverdiente Punkte mit Tendenz nach oben.

Author: Colin
Review
Friendhof
7.25/10
27.03.2009

Nos encontramos ante una banda de Doom llegada nuevamente de tierras nórdicas bajo uno de los sellos especializados en el metal más pesado, Solitude Productions.
En el caso de Astral Sleep estamos ante su mejor obra. Una muestra de evolución de un sonido primigenio y bastante arcaico en sus origenes. Un lavado de cara del Doom Death con algunos toques de Funeral de sus primeros pasos, para llegar a este Doom de numerosas caras y con varias influencias, un estilo que roza en momentos el Avantgarde. Eso sí, todos los toques novedosos están siempre tratados desde el prisma de un apasionado del universo de la lentitud.
Los nuevos matices se centran en añadir un caracter melódico unas veces y ambiental y ténue en otras. También el trabajo vocal se ha visto afectado, en donde florecen nuevos registros diferenciados al propiamente cavernoso del Doom Death más funerario,registro, que sigue muy presente en esta obra. Las estructuras de las canciones han variado bastante a las del pasado y se ha conseguido enriquecer mucho la composición de los temas gracias a estos aportes.
Me han recordado a un híbrido de Umbra Nihil con el Funeral de Mournful Congregation, dos pesos pesados de la escena Doom internacional. También han surgido en mi cabeza nombres como Unholy o los Funeral más ancestrales, en todo caso Astral Sleep han conseguido un sonido bastante propio, gracias a la suma de otras influencias. De todas formas deberán trabajar en un futuro sobre esta base para conseguir pulir aspectos como el de la batería y las voces, para alcanzar el nivel de las bandas anteriormente mencionadas y aportarnos novedosas horas de extrema y dulce pesadez.

Author: Iván C
Review
Hardsounds
7.3/10
27.03.2009

Dalla Finlandia ecco un nuovo gruppo propostici dall'attivissima Solitude Productions. Gli Astral Sleep suonano quello che erroneamente potrebbe venir classificato come funeral doom, per via dei tempi ultralenti, voce gutturale e senso di claustrofobia e negatività totale. Invece le cose non stanno esattamente così. Ad un ascolto più approfondito e ragionato appare chiaro che i cinque ragazzi provenienti dal paese dei 1000 laghi hanno ben altro da offrire musicalmente parlando e se è vero che la componente principale del sound degli Astral Sleep è funeral doom, vi è anche qualcos'altro. Si tratta del doom rock anni '70 (scusatemi ma non riesco a definire metal un gruppo coi calzoni a zampa e le camice sbottonate col pelo in bella vista...) alla Black Sabbath o Pentagram e sebbene questa sia solo un'influenza "d'atmosfera" piuttosto che (fortunatamente) tecnica, specialmente la canzone "Expression" dà una forte prova dell'amore dei nostri per la musica di quel periodo. E' possibile ascoltare un cantato pulito lamentoso e addirittura un'armonica a farla quasi da padrona. A parte questa canzone nella quale questo amore per quel tipo defunto di musica è palese, in generale tutto 'Unawakening' si pone come un'interessante dualismo fra la violenza moderna e funerea e la malinconia psicotica e martellante antica.
Registrato tecnicamente bene, l'unica pecca è l'artwork, decisamente pacchiano e troppo "acido" per un disco di questi tempi.

Author: Gabriele "Anaconda" Frontini
Review
Fobia Zine
8/10
03.07.2009

Severští snílkové ASTRAL SLEEP jsou pro mne v poslední době rozhodně nejbizarnějším objevem na poli funeral doomové scény. Tato poměrně mladá a charismatická grupa z finského Tampere má jářku něco do sebe! Po čtyřech letech od započetí existence kapely konečně vyšla první řadová, dlouho připravovaná, deska „Unawakening“. A vida, tohle zadoomané čekání se vskutku vyplatilo!

Na kotoučku najdeme pět kvalitně komponovaných skladeb s magickými stopážemi kolem silné čtvrthodinky. Textové motivy bloudí kdesi v surrealistických snových dimenzích a jsou ztvárněny v ultrapomalém tempu hnilobného funeral doomu. Jak jsem už v úvodu předestřela, co do hudební bizarnosti kapely hlavně přidává barvitá paleta kytarových vyhrávek, kterých je deska více než plná. Hutné riffy se táhnou v monotónním tempu a bassová linka spolu s nimi tone ve fádním duchu. Mohutný celek je nakonec probarven melodickými sóly, leckdy až progresivních rozměrů, která jsou do kontextu zařazena naprosto nenásilně a přirozeně. Přímo psychedelických výkonů ASTRAL SLEEP dosahují s pomocí silných atmosférických efektů a plynulého střídání nálad. Zajímavým úkazem je také stylová členitost desky aneb od doomu s hutným growlem, přes progresivní sóla, až po folk s akustickou kytarou, harmonikou a čistým vokálem. Skvěle komponovaný a hlavně nenucený hudební mišmaš!

„Unawakening“ je pro mne exkurzí do severského bizarního undergroundu, který potěší nejen zanícené fanoušky funeral doomové scény, ale díky své stylové rozpolcenosti zaujme určitě širší část publika. O skvělé propracovanosti skladeb nemluvě! U mě mají AS zkrátka zelenou!

Author: Michelleta
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