Mournful Gust - She's My Grief… Decade (2xCD)

Review
Metal Daze
3/5
22.12.2010

Ucranianos de origen y gente del Doom/Gothic Metal de profesión, los MOURNGUL GUST nos presentan (en atractiva presentación) la edición de su primer álbum (“She´s My Grief del 2000) y como bonus “Decade” (Demo de la banda).
Personalmente me siento atraído por el Doom, mas aun por bandas como My Dying Bride o el viejo Paradise Lost, o luminarias como Novembers Doom o Mourning Beloveth), pero lo gótico no se apega a mis inclinaciones musicales.
Esta banda arranca en el Doom de My Dying Bride pero coexistiendo con el mencionado sub-genero, el cual pareciera frenar (si imagináramos una carrera) el andar de la banda.
Mucha melancolía y solemnidad, voces guturales, instrumentos de viento, voz femenina alternando, violines, flautas, guitarras acústicas…demasiado para mi.
En el tercer tema, “Where Once We Were Happy”, sí hicieron mella en mí, gracias a unos riffs oscuros, a medio tiempo (y mas lentos también), una voz que mete miedo y buenos cortes (el violín de fondo conteniendo la respiración casi) y acertados ritmos de batería acompañando.
El sonido no es excelso, ni por asomo (no es una regrabación de esos discos sino solamente reedición del material original) y ello también hace que el efecto sucumba ante la falta de “explosión” que sufren las composiciones.
La primera parte (CD 1) se encarga de mostrar a una banda con ideas poco claras (por esa exagerada variedad de la que hablaba) pero con algunas interesantes “puntadas” que el grupo va dejando en algunos tracks.
“Sweet Embrace Of Scarlet Twilight” es otro de los temas destacados en esa primera parte, por su malicia y su apacible y grisácea ambigüedad.
El segundo CD (“Decade”) difieren en sonido (es ciertamente mejor) aunque musicalmente mantiene el hilo conductor que la banda ucraniana manifiesta en todo el material.
“Again” y el video de la canción “With Every Suffering” son lo mas destacado, aunque claro, estas ediciones simplemente aparecen para conocer lo añejo de la banda, transportarnos por un momento y atesorarlo como si fuera una de las joyas mas preciadas. Lamentablemente para mi es un disco más que salió en este desparejo 2010 en cuanto a ediciones destacadas…

Author: Gustavo

Review
Shapeless Zine
7/10

Non и la prima volta che Shapeless Zine ha a che fare con i Mournful Gust. Due anni fa, infatti, la nostra webzine ha recensito il loro secondo full-length in assoluto, pubblicato per la Bad Mood Man Records: "The Frankness Eve" (la lettura di tale recensione и vivamente consigliata a tutti coloro che volessero conoscere lo sviluppo artistico di questa valida band).
"She's My Grief... Decade", pubblicato sempre dalla sottoetichetta della Solitude, и una ristampa che celebra i dieci anni passati dalla pubblicazione del loro disco d'esordio, "She's My Grief". Considerato il fatto che la prima stampa di questo album и stata realizzata solo in formato musicassetta dalla Metal Force, il gruppo ha deciso di riproporre questa loro creazione in una veste completamente rinnovata, remissata e finalmente su formato CD. E, per rendere interessante questa ristampa anche ai pochi in possesso della prima edizione di "She's My Grief", i Mournful Gust hanno realizzato un secondo CD, contenente delle tracce tratte dal demo di "The Frankness Eve" (2006), piщ qualche cover di loro canzoni suonate da gruppi amici.
La copertina di "She's My Grief... Decade" rappresenta una bella donna con le braccia incrociate sul petto, ed una rosa morente in primo piano. All'altezza della rosa (e del petto della ragazza) la copertina и vivacizzata da un'alone rossastro. Il resto della copertina и grigio. Il libretto, di sedici facciate, contiene tutti i testi, varie foto dei musicisti, le descrizioni delle tracce del secondo CD, i ringraziamenti e varie informazioni relative alla natura di questa pubblicazione. I due CD sono intitolati "She's My Grief" (ovvero la ristampa propriamente detta) e "Decade" (il CD bonus celebrativo).
Originariamente, il disco и stato inciso al Jazz Club Studio di Krivoy Rog, sotto la supervisione di Vitaly Seroshtan nell'ottobre del 2000. La formazione che ha inciso il CD consisteva in Vladislav Shahin (voce), Alexander Glavnty (chitarra solista), Evgeny Vecher (seconda chitarra), Evgeny Kozlovskiy (basso), Artem Lygun (tastiera) e Vjacheslav Kapusta (batteria). Inoltre, hanno partecipato gli ospiti Oksama Krivenko (soprano), Anna Dobrydneva (voce femminile), Andrey Chistoserdov (violino) e Alexander Ulanov (flauto). Molti di questi musicisti, ovviamente, non fanno piщ parte della band, che nel corso degli anni ha subito diversi avvicendamenti in formazione.
Considerato che si tratta di una ristampa, non ritengo sia necessario sezionare le varie tracce con una perizia chirurgica. In fondo, i Mournful Gust sono cambiati nel corso degli anni, sono maturati. E' ovvio che sia cosм. Perт "She's My Grief" si difende bene. Certo, la qualitа di registrazione и quella che и, nonostante i salti mortali fatti in sede di remissaggio. In effetti, la batteria si sente un po' troppo sullo sfondo, ed i suoni non sono mai cosм perfetti in quanto a volumi. Perт le canzoni sono buone, lo stile vario ed interessante, ed i musicisti sono decisamente professionali. La tecnica и sicura: si ascolti ad esempio il lavoro della batteria, molto creativo ed interessante. Questo fa sм che ogni tanto, nei brani, affiorino delle leggere velleitа prog. Cosм com'и evidente l'interesse del gruppo per le melodie barocche o, per cosм dire, medievali. Ed ecco quindi che strumenti quali il flauto e il violino svolgono un ruolo molto suggestivo negli arrangiamenti ambiziosi ed a volte eccessivi.
Stilisticamente, i Mournful Gust del 2000 erano molto legati al doom/death inglese degli anni '90, con un occhio di riguardo per i My Dying Bride. Ci sono perт anche molti richiami ad altre realtа internazionali minori, perт autrici in quegli anni di ottime pubblicazioni (ad esempio, i polacchi Cemetery Of Scream). Canzoni come "Path Of My Tears" (la piщ complessa), "I Saw Her Sad Eyes" e "Sweet Embrace Of Scarlet Twilight" sono belle e coinvolgenti ancora oggi, ed evidenziano l'eclettismo dei nostri, capaci anche di accelerazioni piuttosto cattive e violente per il genere.
"She's My Grief" и qualitativamente un gradino sotto al suo successore "The Frankness Eve", disco che ha messo in luce un ottimo miglioramento nello stile, e soprattutto nella personalitа (i richiami a certi gruppi famosi sono meno evidenti).
Per quanto riguarda il CD "Decade", contiene le versioni demo delle canzoni "A Pain To Remember", "It's Our Own Tragedy", "To Your Deceit... Again" e "The Cold Solitude". Queste tracce erano state incise in occasione del giа citato demo di "The Frankness Eve", che ha preceduto di due anni la pubblicazione dell'album omonimo (2008). Inoltre sono presenti le seguenti cover: "The First Spring Without You", che in "She's My Grief" и un'intro ed и qui trasformata in una canzone a tutti gli effetti, ad opera di Somnolent; "I Saw Her Sad Eyes", brano elettronica a firma di Stas Mischenko; "The Cold Solitude", altra traccia curiosa ad opera di Somnolent e Practical Sense"; e "The Cold Solitude" realizzata con una sola chitarra acustica da Alexander Naydenov. In piщ, и presente il video di "With Every Suffering".
"She's My Grief... Decade" и un ottimo modo per conoscere le origini dei Mournful Grief, con in piщ un piacevole bonus. La qualitа grafica и elevata, e la Bad Mood Man/Solitude non tradisce il suo grandioso standard. Non si tratta di un'uscita irrinunciabile, ma gli amanti del genere, o i fan dell'etichetta, non potranno che apprezzare questo "She's My Grief... Decade".

Author: EGr

Review
The Pit of the Damned
7/10
03.10.2010

Non allarmatevi ragazzi perché questo non è il nuovo lavoro degli ucraini Mournful Gust, bensì la loro etichetta ha pensato bene di raccogliere in 2 cd, il disco d'esordio dei nostri, completamente rimasterizzato, più versioni demo, alternative di alcune altre songs del combo est europeo. Il risultato? Beh, come potete ben immaginare da un cultore del genere come il sottoscritto, non potete che attendervi buone parole. Si sente subito che non si tratta di pezzi proprio attualissimi, visto che il cd risale al 2000, e dove forti sono le influenze dei gruppi storici della scena dell'epoca, con i Tristania e i primi Within Temptation come influenza basilare per l'alternanza di growling maschile e angeliche e soavi voci femminili. Devo aggiungere che il sestetto di Krivoy Rog (città ben più famosa per detenere il record di città più lunga al mondo) affonda le radici del proprio sound anche nelle produzioni "Pentecost III" e "The Silent Enigma" degli Anathema, quando ancora il growling prima di Darren White, poi di Vincent Cavanagh, si inseriva in un contesto altamente malinconico/deprimente. E cosi le songs di "She's My Grief", accompagnate da struggenti violini e inquieti flauti, permeati da una intrinseca inquietudine di fondo dettata dai suoni irrequieti delle chitarre, mettono in mostra le indubbie qualità compositive dell'act della ex repubblica sovietica. Difficile scegliere una song che possa svettare sulle altre in quanto la qualità della proposta è comunque medio alta. Forse la cosa che faccio più fatica a digerire ora come ora, è la presenza del soprano Oksana Krivenko, ma basta farci un attimo l'orecchio per poter godere appieno delle lunghe songs offerte. Il cd "Decade", come dicevo, è una sorta di regalo per i fan più accaniti, con demo version del secondo lavoro della band, "The Frankness Eve" (incluso anche il video clip di "With Every Suffering") e altre songs completamente rivisitate in più modi (è il caso di "The Cold Solitude"). Che altro aggiungere, se non che, se siete fan del genere death doom, non potete far mancare questo cd nella vostra collezione, in attesa che un nuovo lavoro sia rilasciato dai Mournful Gust.

Author: Francesco Scarci

Review
Doom-metal.com
10.09.2010

Mournful Gust is some case in the Russian Doom scene. First, because it is almost the first band of its kind to emerge on the Doom scene in 1999. Secondly, because their music is very special. Mournful Gust never hid the pleasure they get in mixing very diverse genres, and this reissue of their debut album (released on cassette in 2001) demonstrates that.

The first CD is the album 'She's My Grief’. What is on: sophisticated Gothic/Doom with alternating male/female voice, flute and keyboards, melodic solos overflowing on a Doom/Death rythmic - sometimes bringing to mind to the early efforts of Dream Theater - while not hesitating at times to navigate into purely Folk/Viking Metal but without ever sounding like a late night of the german Oktoberfest. More like a country fest under the Tsars.

Feelings are perfectly rendered; that typical melancholy that I tend to associate with the Slavic soul is fully present and shows up in the various songs without never sounding clichй while avoiding the trap of repetition. When you see the conditions under which the album was originally recorded, and with the limited equipment available to the band, you are amazed by the fact that a simple sound lifting is enough to challenge the modern releases. Another positive surprise: the singer speaks with a really good english accent; many Russian bands scarcely master that somewhat exotic language.

The second CD is made of unreleased tracks, under the appellation '... Decade'. There are four demo versions of tracks that have been released on the second 2005 album, 'The Frankness Eve': A bit more sophisticated than what can be found on 'She's My Grief’ ", the music is still pure Gothic/Doom: note, however, the appearance of excellent clear male vocal lines. It is thus relatively calm, yet sad. You also find the clip of 'With Every Suffering', the full-set with all genre’s clichйs (marble statue, young girl in white silk, lake, derelict castle, all filmed in black and white)…

And finally, the remixes. These are very good, even if they may hurt the sensitivity of pure Metal fans. 'The First Dream Without You' is reworked in a Dream/House version; 'I Saw Her Sad Eyes' is pure Slavic folk music when 'The Cold Solitude' gets a ‘Goa’ treatment at first, then an acoustic version. This will require some open mind to get into this part of the disc but, as unusal as these exercises are, the remixes are all successful and interesting.

This new edition allows you to rediscover a great band that unfortunately went somewhat unnoticed in our countries. What is amazing when you see the western approval rating of Autumnia, the other band of Mournful Gust’s singer and guitarist. Anyway, if you are looking for an album that is both quiet and melancholic, get this 'She's My Grief ... Decade': in the genre, it is a little gem that deserves your interest.

Author: Laurent Lignon

Review
Metal.de
6/10
08.07.2010

Bei dieser Truppe handelt es sich um ein hierzulande wohl mehrheitlich unbekanntes Sextett aus der Ukraine, das seinen bereits zehnten Band-Geburtstag begeht und sich als Geschenk dafür ein Scheiblettchen eintüten hat lassen. Genauer gesagt ist es eine Doppel-CD geworden, auf der das bisherige Schaffen von MOURNFUL GUST retrospektiv verewigt wurde und einen wirklich guten Überblick über das Werk der Truppe schafft.

"She’s My Grief" nannte sich das Debütalbum im Jahr 2000 und dieses ist auf vorliegendem Doppeldecker auf CD 1 in soundtechnisch überarbeiteter Form verewigt worden. Als Nachtisch serviert man uns auf dem zweiten Silberling "Decade" eine amtliche Kollektion an Demo-Versionen weiterer Tracks, die in Summe allesamt zu schade gewesen wären, hätte man diese in der Schublade gelassen.

Betrachtet man vorliegendes Werk eingehend, lässt sich feststellen, dass die Ukrainer im Laufe der Jahre eine Stilwandlung durchwandert haben. So klingt "She’s My Grief" - das im Original aus dem Jahr 2000 stammt - deutlich experimentierfreudiger und auch vielschichtiger. Neben zwar reichlich vorhandenen harten Riffs beinhaltete die Musik von MOURNFUL GUST damals jede Menge an Anleihen aus dem Gothic-Bereich, ebenso griff man gerne auf Violinen und Flöten zurück. Weiters wäre auch noch eine Damenstimme zu nennen, die einen nicht unerheblichen Beitrag zum Gelingen des Debüts geleistet hat. Vor allem in den elegisch angelegten Momenten lässt sich aber dennoch deutlich erkennen, dass hier Metaller loslegen, denn die Basis war schon in den Anfangstagen der dem Death Metal zugewandte Gothic Doom Metal.

Und exakt dorthin führt den Zuhörer die Reise auf der Demo-Compilation "Decade", auf der weniger ausprobiert wird, als vielmehr ordentlich zur Sache gegangen wird. Ausdrucksstarke Gesänge in untersten Stimmlagenbereich sind hier genauso wichtig für die Gesamterscheinung, wie herrlich wohlige Moll-Klangkaskaden. Im Klangbild wirkt das zwar ein wenig reduziert, auf der anderen Seite jedoch intensiver als zu Debüt-Zeiten und vor allem "jahreszeitgemäßer", denn genau damit lassen uns die Ukrainer endgültig den Sommer vergessen.

Ein vollständiges Eintauchen in den Kosmos von MOURNFUL GUST ist jedoch absolut empfehlenswert, denn mitunter läuft man durchaus Gefahr versteckte Details regelrecht zu überhören und den Vortrag als langweilig abzutun. Doch dem ist definitiv nicht so und man täte der Truppe unrecht, schließlich verstehen es MOURNFUL GUST wirklich gut mit ihrer Mixtur, die irgendwo in der Grauzone zwischen Death / Doom / Gothic Metal anzusiedeln ist, für Atmosphäre zu sorgen und diese mit jeder Menge an Emotionen und Esprit darzubieten.

Zwar weiß ich nicht, ob sich die Band in jüngster Zeit noch weiter verändert hat, da ich ihr aktuelles Werk "The Frankness Eve" nicht in vollem Umfang kenne, sondern bloß einige Tracks davon, die als Demo-Versionen auf "Decade" zu vernehmen sind, dennoch möchte ich Genreliebhabern diese Band ans dunkle Herzchen gelegt wissen.

Author: Walter.Scheurer