Wine From Tears - Through The Eyes Of A Mad (CD)

melodic death doom, BadMoodMan Music, BadMoodMan Music
533.33 Р
Цена в баллах: 800 баллов
BMM. 020-09 x
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Дебютный альбом российской группы Wine From Tears, ставший итогом многолетнего пути группы, получившей известность среди любителей жанра по участию в отечественных doom-фестах. "Through The Eyes Of A Mad" - это гармоничное слияние тяжёлых гитар и атмосферных клавишных партий, жёстких рифов и красивых елодий, продолжающих развитие идей таких групп, как Saturnus, Swallow The Sun и Draconian. Запись и сведение альбома были выполнена в профессиональной студии SBS Records. Диск с золотым напыление и веикоепно оформление буклета от Corvinus (Откровения Дождя, Mose) прекрасно дополняют впечатление от замечательной музыки группы.

Треклист:
1 Angels Also Die... (Intro) 1:39
2 Since I Fell... 7:02
3 The Sinner 7:46
4 Funeral Time 8:47
5 Night Of A Succubus 7:14
6 Close To Katatonia 4:22
7 Bless Me Bleeding Angels 5:57
8 The Secret Of The Woods 6:12
9 Before The Gods 7:35
10 Feeding The Angel 5:37
11 My Tears 8:01
12 Meus Altius Pater Noster 7:17

Артист:
Wine From Tears
Страна артиста:
Russia
Год альбома:
2009
Название:
Through The Eyes Of A Mad
Стиль:
melodic death doom
Формат:
Compact Disk
Тип:
CD
Упаковка:
Jewel Case
Лейбл:
BadMoodMan Music
Кат. номер:
BMM. 020-09
Год издания:
2009
Страна-производитель:
Russia
Review
Shapeless Zine
7/10
18.10.2009

Ho appena finito di recensire gli Autumnia ed eccomi qui ancora con un altro progetto che trae origine dal doom triste ed oppressivo dei My Dying Bride, vecchi Paradise Lost, senza dimenticare la scuola dei primi Katatonia ed Amorphis, fino ai piщ recenti Swallow The Sun. I Wine From Tears vengono dalla Russia e, con questo "Through The Eyes Of A Mad" arrivano al primo album e confezionano un prodotto di tutto rispetto, complice anche l'aiuto della Bad Mood Man, che ha contribuito a creare un bel CD sotto tutti gli aspetti. Sia i suoni che la grafica, infatti, sono molto professionali e i colori della copertina, tra il marrone e il dorato, ben si sposano con le atmosfere autunnali del progetto, riuscendo a farmi sorvolare persino sul soggetto, ovvero l'ennesima statua di angelo (questa volta solo il volto).
Insomma, l'inizio и promettente eppure l'ascolto di questo CD, pur essendo ispirato da stili e band che apprezzo, и stato davvero difficile e stancante: il motivo principale и che il gruppo, pur non avendo ancora raggiunto una maturitа compositiva elevata, si lancia subito in un tour de force, che comprende dodici composizioni, per una media tra i 7-8 minuti di durata e un totale di 77 minuti di musica. Davvero troppi per chiunque, figuriamoci per un gruppo non ancora all'altezza dei maestri del genere. Il risultato, quindi, и un lavoro che ha delle buone intenzioni ma che, troppo spesso, si perde per strada, finendo per annoiare in diversi passaggi e lasciando quella fastidiosa sensazione di aver ascoltato un unico monolite senza alcuna sfumatura.
In realtа non sarebbe nemmeno cosм, perchй la band ci prova a variare il proprio songwriting, pur all'interno di un genere che non presenta, solitamente, grande elasticitа. Cosм abbiamo brani come "Since I Fell..." o "The Sinner" che presentano un po' le caratteristiche base del gruppo, con riff lenti e cupi, ma tutto sommato melodici, un growl profondo e cavernoso come si conviene al genere e tastiere sinfoniche e romantiche. I tempi sono ovviamente lenti e funerei e i testi sono le classiche lamentazioni di anime in pena. Niente di nuovo sotto il sole, come si dice, ma nemmeno disprezzabili, con dei passaggi anche interessanti. Poi abbiamo brani con un taglio diverso, come "Close To Katatonia" dove l'influenza principale и proprio quella... dei Katatonia. Un brano piщ corto e vicino a quanto fatto dalla band svedese in album come "The Discouraged Ones", sebbene qui sia ancora presente la voce in growl.
"The Secrets Of The Woods", invece, inizia con le tastiere che si lanciano in una introduzione barocca, che fa da apertura ad un brano piщ movimentato e al tempo stesso atmosferico, grazie ai diversi stacchi che tornano a lasciare spazio agli archi piuttosto che alle chitarre; "Feeding The Angel" invece gioca la carta del lento in tinte gotiche, con tanto di voce femminile leggera ed eterea a duettare con quella maschile in growl. Anche qui niente di nuovo, ma и comunque un aspetto in piщ che si vede nella musica del gruppo. Piщ interessante, invece, la conclusiva "Meus Altius Pater Noster", brano sinfonico e spettrale che sfoggia un alone vicino al black sinfonico. Tanto per dire, niente di cosм gelido e malvagio, ma certi passaggi di tastiere e chitarre mi hanno ricordato i Limbonic Art di "Moon In The Scorpio". Anche la voce abbandona momentaneamente il growl per darsi ad uno screaming piщ tipicamente black. Il tutto и ancora assolutamente melodico ma ho apprezzato questo nuovo taglio, che purtroppo si sente solo in questo brano.
Come dicevo, quindi, di idee ce ne sono, ma davvero sono isole all'interno di un mare fatto di tante cose inutili. Mi auguro che questi ragazzi si ridimensionino un attimo, lasciando perdere questi album mastodontici e concentrandosi invece su qualcosa di meno pretenzioso ma piщ efficace.

Author: Danny Boodman
Review
Brutalism
3/5
08.11.2009

Wine From Tears album is called "Through the Eyes Of A Mad" so I am not sure how good their English is but the sound of band is another good dose of sorrowful Doom Metal in the vein in of Katatonia, Candlemass, Draconian, My Dying Bride and Saturnus.
Released on Solitude Productions who seems to be the leaders at the moment for this style of Gothic type Doom, the songs have the usual epic feel that so many bands on the label specialize in. The music is filled with a glorious elegant sound infused with deep growls and haunting piano refrains and distorted guitars and a wall of sound coming from the bass and drums. In a world where there it seems like there is a million bands playing this style ( especially in Europe ), the band have put their own stamp on proceedings by avoiding the obvious cliches but still remaining firmly in the epic Gothic doom genre. The songs are a epic journey through grief and doubt, suffering and hope, while giving the tunes a almost cosmic feel. They also combine a lot of variation within the music from classical passages to faster sections to beautiful parts like in the breath-taking "Bless The Bleeding Angels" which is as scary as it is dramatic. The guitar work is very technical for a Doom band and sounds like they maybe are fans of John Petrucci, some of the breaks are very intricate but fit in well within the context of the arrangement of the songs. However sometimes it goes a little overboard with solos being played over the top of sections that might have been more effective if left alone. The band started in 2002 but this is the debut album from them but listening to the album gives off the impression they have work on these songs for a long time. The thing that spoils the album for me however is the band seems to be stuck in the 90's a little bit too much and at 77 minutes long, the band seems to be treading the same path in every song so its real hard to listen to start to finish. The other negative comment I must make is the keyboards just never shut up, mixed way too loud and overdone to the max. Best track for me is "Feeding the angel" which offers beautiful female vocals interacting with the main male growls, this can be irritating sometimes but they pull it off quite well in this band. Overall its a good effort but way too long with too many songs sounding the same and some over-done guitar and keyboard work that spoils the atmosphere. At its best, it is a breath-taking journey into darkness and despair but too many weak passages and average mixing wrecks the album. If they cut the album back to 50 minutes or so and did a re-mix this could be a incredible album.

Author: ed
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