HellLight - Until The Silence Embraces (CD) Digipak

doom death metal, Solitude Productions, Solitude Productions
733.33 Р
Digi CD
Price in points: 1100 points
SP. 162-21 xs
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The new album by the Brazilian leaders of atmospheric doom death metal inherits from two previous works and rises the musicians' skill to another high level. The already balanced and optimized recipe consisting of monumental keyboards and organ parts with dark guitar riffs framed by shrill solos is superimposed on the crystal sound and gives birth to the magic of HellLight. A bright, unique material touching to the depths of the soul is addressed both to keen admirers of the genre and for all fans of heavy and dark sensual music.

Tracklist:
1. Rise Above The Stars
2. Until The Silence Embraces
3. The Dead Moment
4. Dying Sun
5. Legacy Of The Broken Ones
6. The Ephemeral Auroras

Artist:
HellLight
Artist Country:
Brazil
Album Year:
2021
Title:
Until The Silence Embraces
Genre:
doom death metal
Format:
CD
Type:
CD Album
Package:
Digipak
Label:
Solitude Productions
Cat Num:
SP. 162-21
Release Year:
2021
Barcode:
4627080611986
Country Of Manufacture:
Russia
Review
Metalitalia.com
7.5/10
13.08.2021

Il funeral doom è un genere di nicchia e in cui non sono ammesse molte variazioni sul tema; per questo motivo non è facile, per un recensore, spiegare l’evoluzione o mettere in risalto le qualità di una band che suona questo tipo di musica da ormai venticinque anni. E gli HellLight rientrano sicuramente in questa categoria: la loro carriera è lunga e prestigiosa, essendo nati addirittura nel lontano 1996, con una dedizione alla causa di certo non comune (tanto che il loro secondo disco si chiama proprio “Funeral Doom”) ed un successo che non è neanche lontanamente proporzionale agli sforzi profusi. Eppure, in questo loro percorso di estrema coerenza sonora e tematica, ogni nuova uscita rappresenta qualcosa di interessante, pur non presentando clamorose sorprese e stravolgimenti eclatanti, a dimostrazione del fatto che non sia necessario essere originali per pubblicare un buon disco; e “Until The Silence Embraces” un buon disco lo è a tutti gli effetti, anche qualcosa di più, con tutti i pregi ed i difetti imposti dal genere, che spesso tra l’altro coincidono: i settantatré minuti di quest’album, infatti, sono sfiancanti e disperati, ma non è proprio questo che chi ascolta funeral doom va cercando? Un magma oscuro di rassegnazione ed angoscia che scorre con una lentezza esasperante: i pesanti riff di chitarra si rincorrono spesso sovrapposti alle tastiere; la voce passa da un growl profondo e cavernoso ad un cantato pulito che in alcuni momenti è quasi un sussurro; la sezione ritmica lavora a velocità ridotta, esasperando ulteriormente le grevi atmosfere. Questa intransigenza, per cui potremmo citare gli Esoteric come termine di paragone, è spesso stemperata da momenti in cui filtra uno spiraglio di luce, con aperture che suonano invece alla Swallow The Sun e da anche qualche puntata nel doom classico, non lontano dai Solitude Aeternus. Un brano in cui si raggiunge un perfetto equilibrio tra buio e luce è sicuramente “The Dead Moment”, caratterizzato da chitarre acustiche e melodici assoli, mentre in pezzi come “Dying Sun” o “The Ephemeral Auroras” è l’oscurità a prevalere.
Nel complesso, un’opera che colpisce nel segno, un ascolto che opprime e porta sofferenza ma, una volta intrapreso questo viaggio, è impossibile non sentire l’esigenza di arrivare sino in fondo.

Author: Alessandro Elli
Review
Cross Fire
6/10

Das gerade Death Doom gerne Spielzeiten jenseits der sechzig Minuten Marke hat, ist mir ein Rätsel, besonders wenn, wie hier, Gesang nur akzentuiert stattfindet und fast vierundsiebzig Minuten lang, größtenteils Growls aus den Boxen dröhnen. Gut Hellight´s Musik ist düster und atmosphärisch, wie sich das im Doom Bereich gehört aber die Gewichtung ist harmonischer wenn die Vocals zu einem größeren Anteil melodisch als disharmonisch sind. Wenn man einen Sänger hat der beides kann oder zwei die sich unterscheiden, dann ist es einfacher für den Zuhörer, wenn es ein Gleichgewicht zwischen den Tonlagen gibt (zumindest wenn der Release so Arsch lang ist). Handwerklich ist an diesem Silberling nichts zu beanstanden. Ein bisschen Fein-Tuning was die Balance angeht und vielleicht nicht gleich wieder eine Herr der Ringe Spielzeit, dann ist das Ganze nicht so anstrengend.

Author: Dennis Eikenkötter
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